Sarà capitato nella nostra vita che qualcuno ci abbia detto: “Non deconcentrarti, stai con i piedi per terra...fantasticare non ti servirà a nulla.” Invece non è così: sognare ad occhi aperti (il cosiddetto daydreaming), liberare la mente e lasciarla scorrere serenamente può stimolare la nascita di grandi idee.
Il nostro cervello è carico di stress, ed ogni tanto ha bisogno di fantasticare e prendere il volo per rielaborare cose vissute, ricordi, magari mentre si fissa il cielo blu durante una giornata di sole, oppure si é affaccendati e pronti a dare in escandescenza per qualcosa andato storto: ecco che la mente decide di liberarsi da lacci e lacciuoli, fuggire in un mondo a parte grazie al quale scatenare desideri, assemblando esperienze vissute o solo sperate. In questo caso lasciamo da parte la situazione specifica in cui ci si trova, magari proprio perchè sopraffatti dalla noia. Sognare ad occhi aperti aiuta a ricaricare il cervello, a trovare una soluzione o un’idea di progetto quasi fosse un‘illuminazione.
I sogni ad occhi aperti ripercorrono eventi passati o futuri, eventi che vorremmo si realizzassero, e se si ripetono è segno che abbiamo bisogno di cambiare qualcosa della nostra vita, e fare un passo avanti: quel sogno, quella perdita di attenzione, quell’illusione di pochi minuti ci rigenera, ci rende più creativi, smart, ed efficienti nel problem-solving. Questo è confermato da numerosi e recenti studi: i punti pro sono, quindi, molteplici.
L’unico contro può essere la perdita di quei minuti che a prima vista sembrerebbero così preziosi. In realtà cosa può significare rimanere deconcentrati per un po’ durante il corso della giornata (alcuni studi ci dicono che la maggior parte delle persone passa dal 30% al 47% delle ore di veglia sognando ad occhi aperti) quando abbiamo la mente affollata da pensieri concreti molte ore al giorno?
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