L'Unione Europea ha trovato un accordo sulla riforma della direttiva riguardante l'innovazione delle case green, con migliori prestazioni energetiche. Lo scopo è quello di arrivare entro il 2050 ad avere edifici sostenibili, che possano permetterci di risparmiare dal punto di vista energetico, proteggendo al tempo stesso l'ambiente e il pianeta. Entro il 2030, inoltre, tutti i Paesi dell'UE dovranno ridurre il consumo medio di energia degli edifici residenziali del 16%.
L'accordo è ancora informale, perché deve essere approvato da Parlamento e Consiglio prima di diventare legge. Ma le linee guida potrebbero essere finalmente quelle giuste. L'innovazione in tal senso è fondamentale, anche perché, secondo i dati resi noti dalla Commissione Europea, gli edifici presenti nell'Unione sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas serra. Rendendo le case più efficienti dal punto di vista energetico, si possono abbattere percentuali che non fanno bene al pianeta.
I punti salienti dell'accordo preso a fine 2023 sono i seguenti:
- gli Stati membri dell'Unione Europea garantiranno che il patrimonio edilizio residenziale ridurrà il consumo medio di energia del 16% nel 2030 e del 20-22% nel 2035
- il 55% della riduzione energetica arriverà tramite la ristrutturazione degli edifici in questione
- entro il 2040 stop agli impianti di riscaldamento a combustibili fossili nelle case: le classiche caldaie saranno eliminate con gradualità
- ci saranno incentivi anche per rendere possibili sistemi di riscaldamento ibridi
- entro il 2030 tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero
- entro il 2050 il patrimonio edilizio deve essere trasformato in edifici a emissione zero
- entro il 2030 gli Stati devono ristrutturare il 16% degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni (il 26% con le peggiori prestazioni attraverso requisiti minimi di prestazione energetica)
- edifici pubblici e non residenziali grandi dovranno montare pannelli solari, obbligo non presente su quelli residenziali
- gli edifici storici e agricoli possono essere esclusi da tali norme
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