Molti Comuni in Italia, per una corretta raccolta differenziata, sempre più capillare e precisa, hanno istituito delle isole ecologiche. Si tratta di luoghi individuati sul territorio comunale, dove conferire rifiuti di ogni tipo, anche e soprattutto quelli che non sono contemplati nella raccolta porta a porta. Si tratta di centri di differenziata rivolti alla cittadinanza, sia cittadini privati sia aziende, imprenditori o altre realtà commerciali. Cosa buttare nelle isole ecologiche e come funzionano?
Le aree ecologiche sono attrezzate per conferire ogni tipo di rifiuto, in particolare quelli ingombranti o i RAEE, quelli che non si possono, cioè, smaltire nella normale raccolta differenziata, che in molti Comuni è porta a porta, mentre in altri si avvale ancora dei classici bidoni in strada (ai quali accedere anche tramite tessera o codice fiscale, per scoraggiare i furbetti dei rifiuti).
Ecco qualche esempio di rifiuto che si può conferire nelle cosiddette isole ecologiche:
- elettrodomestici, piccoli o grandi
- pneumatici
- tubature
- arredi
- materassi
- oggetti ingombranti di ogni tipo
- toner e cartucce
- pile esauste
- rifiuti RAEE derivanti da dispositivi elettronici
I permessi per accedere alle isole ecologiche sono diversi a seconda del Comune di appartenenza. Si può accedere con tessere apposite o direttamente con la propria tessera sanitaria, che funziona anche come codice fiscale. Prima di conferire i rifiuti si fanno infatti dei controlli, per capire se l'utente è in regola con il pagamento della tassa sui rifiuti. Si consegnano poi gli scarti e si sistemano negli stalli corrispondenti, secondo le indicazioni del personale presente.
Ovviamente, prima di partire alla volta dell’isola ecologica più vicina alla propria abitazione e di competenza per la propria residenza, meglio informarsi presso l’ufficio del proprio Comune o direttamente al centro di smaltimento, tramite i numeri telefonici messi a disposizioni o tramite mail, siti, app se disponibili e attivi, oltre che collegati al servizio richiesto.
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