Si parla spesso di sostenibilità ed è un bene, perché il nostro pianeta ha bisogno di tutto il nostro impegno e di tutta la nostra buona volontà per sopravvivere ai danni e ai disastri che gli esseri umani stessi hanno compiuto a suo scapito. Si parla però di cosa non è più sostenibile oggi? Di quali sono i comportamenti che non possiamo più tollerare e non possiamo più accettare?
Ormai le informazioni sono alla portata di tutti. La conoscenza di quello che significa essere sostenibili non è più un tabù o un argomento riservato solo agli addetti ai lavori. Se ne parla dalla scuola dell'infanzia, si insegnano ai bambini i comportamenti virtuosi amici della natura, si cerca di cambiare ogni giorno cultura e atteggiamenti. Eppure ci sono ancora persone che credono che sia tutto troppo faticoso e troppo esagerato e che questo non serva a niente.
Questa è una mentalità che oggi non è più sostenibile, come continuare a pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano conseguenze sul pianeta, che non possiamo fare la differenza nel nostro piccolo, che non si possa cambiare il modo di produrre o di consumare, che non ci sia una via d'uscita dalla dipendenza da combustibili fossili, che il nostro stile di vita o la nostra alimentazione non abbiano un impatto notevole sulle risorse globali.
Oggi è intollerabile e insostenibile pensare a coltivare solo il proprio orticello, per usare una metafora che calza a pennello: tutti siamo interconnessi in un grande sistema che è il sistema Terra. Ogni danno provocato in un angolo remoto si ripercuote sul resto del globo. E non possiamo più fare come gli struzzi che nascondono la testa sotto la terra. Adesso è giunto il momento di agire, di fare ognuno la propria parte: le autorità, gli imprenditori, gli enti, le associazioni e anche ogni singolo cittadino.
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