Quando la stampante ci avvisa che è quasi terminato il toner o che la cartuccia nera o colorata sta per finire, ci apprestiamo subito ad acquistarne di nuovi, provvedendo prontamente a fare il cambio quando è necessario. Così da non rimanere mai senza la possibilità di stampare i nostri documenti. Ormai la stampante è presente, oltre che in ogni ufficio, anche in ogni casa: serve a tutti, anche ai bambini per i compiti di scuola. Una volta sostituite, però, dove si buttano le cartucce della stampante?
Se si tratta di cartucce di stampanti presenti all'interno di un ufficio o di un'azienda, ci sono dei sistemi di smaltimento di solito pensati ad hoc. Quando la mole, però, è ridotta, come avviene ad esempio in ogni casa, bisogna sapere come procedere per smaltire in modo corretto questo rifiuto che è da considerarsi speciale. Cartucce e toner, infatti, non vanno mai buttati nel bidone dell'indifferenziata e nemmeno in quello della plastica.
Ogni Comune ha modalità diverse di smaltimento. Potrebbe essere necessario recarsi presso le isole ecologiche della propria città di residenza, dove sono presenti degli speciali contenitori dove sistemare toner e cartucce. Se non sai dove sono o se il tuo Comune smaltisce in questo modo questi rifiuti, puoi sempre contattare l'ufficio competente o direttamente l'azienda che si occupa dello smaltimento, così da sapere come comportarsi.
Cosa succede a questi rifiuti una volta che vengono consegnati all'azienda di smaltimento rifiuti o all'isola ecologica di riferimento? Nella maggior parte dei casi vengono trattati e riciclati: dopo una serie di controlli, vengono nuovamente riempiti di inchiostro oppure di polvere di toner e poi venduti sul mercato. In questo modo i consumatori possono acquistare cartucce o toner rigenerati, che hanno sfruttato la nostra raccolta differenziata, recuperando materiale che, precedentemente, era solo uno scarto da accumulare in discarica. Mentre adesso è un nuovo oggetto da usare per salvaguardare il pianeta.
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