In spiaggia, raccogliere sassi e conchiglie, ma anche la stessa sabbia, è vietato dalla legge italiana e non solo. Eppure ogni giorno vediamo persone raccogliere elementi naturali per portarli via dal loro habitat. Questo è un comportamento tutt'altro che green: è decisamente dannoso per l'ambiente marino e dovremmo insegnare anche ai bambini a rispettare ogni componente di questo spazio naturale che ha bisogno di essere tutelato e protetto.
La maggior parte delle persone crede che si tratti di un comportamento innocuo, perché in fin dei conti portano via pochissime quantità di sassi, conchiglie o altro dal litorale marino. Ma se si sommano tutti gli individui che la pensano così e che si portano via tali elementi naturali, possiamo capire la quantità ingente di materiale che viene "trafugato" dalle spiagge. Materiale che è un bene comune, per questo motivo esiste una legge che vieta di portarlo via per salvaguardare l'ambiente.
Chi raccogliere sassi, conchiglie o sabbia può rischiare multe anche molto alte: le ammende dipendono dalla zona dove questi elementi naturali sono stati prelevati. Se si tratta di un'area particolarmente sottoposta a tutela ambientale, allora si rischia di dover pagare davvero molto. Un altro fattore che determina l'ammontare della sanzione riguarda il tipo di oggetto prelevato: alcune conchiglie o dei particolari coralli sono protetti per legge ed è vietato trattarli come souvenir.
Nel dettaglio, la norma nazionale a cui dobbiamo fare riferimento in Italia è il Codice della navigazione. All'articolo 1162 si vieta l'estrazione di sabbia, ghiaia, alghe o qualunque altro materiale che appartiene al demanio marittimo, che è dello Stato. Questa norma riguarda i lidi, le spiagge, i porti, le lagune, le foci dei fiumi che sboccano nel mare e altri bacini d'acqua. La raccolta di sassi, sabbia o altro materiale, come ad esempio anche il legname, è vietato anche nei fiumi e nei laghi.
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