Il secondo obiettivo dell'Agenda 2030, sottoscritta dai membri dell'Onu nel 2015, si pone come traguardo quello di porre fine alla fame nel mondo. Secondo i dati più recenti, quasi 800 milioni di persone nel mondo soffrono per la denutrizione e la maggior parte delle persone che non ha accesso al cibo vive in Paesi in via di sviluppo, dove la denutrizione colpisce il 12,9% della popolazione. L'Asia è il continente più colpito, così come l'Africa Sub Sahariana.
La malnutrizione causa il 45% delle morti nei bambini che devono ancora compiere 5 anni, sono almeno 3,1 milioni ogni anno. A livello globale un bambino su quattro soffre di ritardo nella crescita e nei paesi in via di sviluppo è 1 bambino su 3. In queste zone del mondo, 66 milioni di bambini vanno a scuola affamati: sono 23 milioni solo in Africa. Dati allarmanti provengono anche dalla sicurezza alimentare e dalla perdita di biodiversità per quello che riguarda il settore agricolo.
Lo scopo di questo obiettivo dell'Agenda 2030 è quello di porre fine alla fame nel mondo entro il 2030 e garantire a tutti l'accesso a cibo nutriente, sicuro e sufficiente. Entro tale data, i paesi che hanno aderito al piano sperano che ogni forma di malnutrizione cessi di esistere, mentre entro il 2025 il traguardo più importante è quello di aiutare i bambini a crescere forti e sani, riducendo la mortalità dei piccoli sotto i 5 anni di vita.
Sono importanti anche i traguardi per quello che riguarda la produzione di cibo. Entro il 2030 si mira a raddoppiare la produttività agricola e a garantire processi di produzione alimentare sostenibili, con politiche agricole resilienti che siano in grado di fornire cibo sufficiente proteggendo al tempo stesso gli ecosistemi. Fondamentale preservare anche la biodiversità, aumentando anche gli investimenti per la cooperazione internazionale e migliorando le politiche di scambi commerciali e aiuti.
Scopri cos'è l'Agenda 2030 e gli obiettivi 1 - Porre fine alla povertà - e 5 - Parità di genere.
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