Lo sai cos'è il protocollo di Kyoto? Stiamo parlando di un trattato internazionale su temi ambientali, pubblicato l'11 dicembre del 1997 per cercare soluzioni contro il surriscaldamento globale. Deve il suo nome alla città giapponese di Kyoto che ha ospitato la Conferenza delle parti "COP 3" della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Il trattato è poi entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica della Russia.
Si tratta di uno strumento giuridico internazionale destinato a combattere i cambiamenti climatici, con il sostegno e l'impegno di tutti i Paesi firmatari. Si tratta del primo accordo internazionale in tal senso, al quale ne sono seguiti in seguito altri. Nel dettaglio, il protocollo di Kyoto è stato il primo documento ufficiale mondiale a sottolineare l'importanza di diminuire le emissioni dei sei principali gas serra: il biossido di carbonio (CO2), il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O), gli idrofluorocarburi (HFC), i perfluorocarburi (PFC), l'esafluoro di zolfo (SF6).
Il protocollo di Kyoto stabilisce degli obiettivi vincolanti per limitare e ridurre i gas ad effetto serra nei Paesi aderenti, la Comunità Europea e altri 37 Paesi industrializzati del mondo. Sono anche i Paesi che sono i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra nell'atmosfera. L'impegno era quello di ridurre, dal 2008 al 2012, le emissioni di almeno il 5% rispetto ai livelli registrati nel 1990. A marzo 2013, sono stati 191 gli Stati che hanno aderito e ratificato il protocollo, oltre l'Unione Europea. Il 31 dicembre 2012 è scaduto il primo periodo di impegno del protocollo, ma con l'accordo di Doha l'estensione è stata prolungata.
Il protocollo di Kyoto è importante perché è il primo trattato internazionale che coinvolge così tanti Paesi nel tentativo di arrestare i cambiamenti climatici. Ed è il precursore del successivo accordo sul clima di Parigi del 2015.
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