Essere consumatori consapevoli è il primo passo per promuovere la sostenibilità anche nel carrello della spesa. Ogni prodotto che acquistiamo è stato realizzato e messo sul commercio con un certo impatto sull'ambiente, che dovremmo conoscere prima di portarlo a casa. Così da promuovere solo aziende che hanno a cuore le sorti del nostro pianeta e di tutti i suoi esseri viventi. Anche per quello che riguarda il reparto ittico ci sono delle cose da sapere che riguardano la sostenibilità di ogni passaggio della filiera. Quali sono le regole per una pesca sostenibile che anche i consumatori dovrebbero conoscere?
Anche seguendo quanto dice l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con il termine "pesca sostenibile" si intende pescare dal mare solo quello che serve, usando mezzi e attrezzi che possano avere un basso impatto ambientale sull'ecosistema marino e su ogni forma di essere vivente che nasce, cresce, vive al suo interno. Si tratta di un processo fondamentale, per evitare che i nostri mari, i nostri fiumi, i nostri laghi si spopolino di specie preziose per il corretto funzionamento di tutto il pianeta.
Cono diverse le regole che i pescatori devono seguire per essere sostenibili:
- usare tecniche di pesca selettive, che siano poco invasive e a basso impatto ambientale
- evitare tutti quei metodi di pesca che possono compromettere l'habitat marino
- eliminare o ridurre il più possibile i rifiuti derivanti dall'attività di pesca
- evitare gli sprechi, catturando pesci che già sappiamo non saranno venduti
- pescare solo nelle zone in cui è consentito
- rispettare il calendario della pesca, uscendo in mare solo nei periodi in cui è consentito
- se l'animale pescato è troppo piccolo, ributtarlo in mare, per favorire il corretto funzionamento dell’habitat marino
- scegliere solo prodotti ittici che abbiano la certificazione di pesca sostenibile, come l’Msc (Marine Stewardship Council), un’organizzazione internazionale che si occupa proprio di certificare le aziende da questo punto di vista
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