Non sempre le ferie sono lunghe, delle volte abbiamo da sfruttare solo dei weekend magari più lunghi aggiungendo il venerdì. Ma dove andare per passare un fine settimana estivo in montagna nel Lazio? Le montagne non sono altissime e i pendii più dolci ma durante la bella stagione le soluzioni sono numerose. Ecco una serie di destinazioni da prendere in considerazione.
Monte Livata
La montagna “romana” meta dei fine settimana dopo aver staccato dal lavoro, é appartenente alla catena dei monti Simbruini e nel territorio di Subiaco . Per gli amanti di passeggiate, trekking, natura, mountain bike e percorsi a cavallo. Non mancano posti dove gustare piatti tipici e golosi.
Campo Staffi
Nel Comune di Filettino in provincia di Frosinone. Impianto sciistico, anche d’estate offre panorami mozzafiato, divertimento e zone di relax. Da lì si può arrivare a Monte Viglio, una delle montagne più frequentate dell’Appennino Laziale al confine con l’Aquila.
Altipiani di Arcinazzo
A circa 850m sul livello del mare. Tra le passeggiate vale la pena godere del Monte Altuino e del Monte Scalambra. Inoltre è possibile visitare il Santuario Santissima Trinità incastonato nella roccia a Vallepietra.
Terminillo
Massiccio montuoso laziale. Tra le soluzioni per passare il tempo in compagnia o in solitaria, si può fare una bella passeggiata rilassante lungo il Sentiero Planetario adatto a camminatori di ogni età perché facile. Si gode di un paesaggio naturale molto suggestivo
Monte Gennaro
1271 m di altezza, fa parte dei Monti Lucretili. E’ raggiungibile da diversi percorsi, ma il sentiero frequentato dalla maggior parte delle persone, e da provare, è il sentiero che parte dal paese di Marcellina.
Monte Guadagnolo
Di roccia calcarea, fa parte dei Monti Prenestini. Dalla cima si gode di un bellissimo panorama con la vista di Roma. Perfetto per chi ama l’arrampicata: alcune pareti rocciose sono infatti la meta classica degli arrampicatori che vivono nel Lazio.
Monte Semprevisa
Amato dagli escursionisti. Alto poco più di 1500m e vetta più alta dei Monti Lepini viene chiamato anche “la cima di Nardi”, alpinista scomparso sul Nanga Bartat, che era solito allenarsi proprio lì, e viene ricordato per aver scalato il K2 e l’Everest. Chi possiede un sufficiente livello tecnico può lanciarsi nel percorso lungo 13km.
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