RAPPORTI DI COPPIA

Wedding Therapy, come arrivare al giorno del sì senza impazzire

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Andare in terapia prima del sì? Perché no

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Negli Stati Uniti d'America e in Australia è una pratica già molto consolidata e frequentata da coppie che stanno per giurarsi amore eterno. In Italia non ha ancora preso piede. Stiamo parlando della Wedding Therapy, la terapia di coppia che si fa prima del matrimonio, quando tutto è da organizzare e si rischia di impazzire per la pressione che tale evento può provocare nei partner.

Cos'è la wedding therapy

Con il termine wedding therapy si indica quella buona e sana abitudine di farsi aiutare da uno psicoterapeuta quando le cose iniziano a farsi complicate in vista del sì. Organizzare un matrimonio può essere un'esperienza traumatica e stressante da diversi punti di vista, per questo è nato questo percorso psicologico che può aiutare chi si sposa ad arrivare al giorno delle nozze senza impazzire. Sono di solito di più le donne a richiederla rispetto agli uomini, anche perché le future spose hanno sulle spalle, di solito, una mole maggiore di preoccupazioni.

A cosa serve la wedding therapy

Quando durante l'organizzazione delle nozze iniziamo a sentire di non farcela più e di non riuscire più a respirare di fronte ai tanti impegni, potremmo sperimentare ansia e stress e tutto questo potrebbe portarci a creare un clima non sereno in casa. Poter parlare liberamente con un professionista, può aiutare i futuri sposi a scacciare ogni forma di preoccupazione per godersi al meglio quello che dovrebbe essere il giorno più bello della propria vita e non quello più stressante.

Entrambi i partner dovrebbero rivolgersi allo psicoterapeuta, così da poter farsi carico in egual misura di tutta la mole di lavoro che c'è alle spalle dell'organizzazione di un matrimonio. Bisognerebbe anche imparare a lasciar correre ed evitare di agire solo per apparire perfetti agli occhi degli altri. In fin dei conti il giorno delle nozze deve rispecchiare gli sposi, perché farsi prendere dall'ansia sociale che impone che l'evento debba piacere agli altri?

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