Può succedere di recarsi in aeroporto per il check-in o per l'imbarco diretto, con regolare biglietto, e sentirsi dire che i posti sul volo prenotato sono esauriti. Hai comprato un biglietto, sei puntuale eppure la compagnia aerea ti sta negando l'accesso. Il tuo volo è in overbooking. Che cosa vuol dire?
Che cos'è l'overbooking?
Quasi tutte le compagnie aeree (da quelle low cost a quelle di bandiera) vendono più biglietti di quanto non siano i posti a disposizione sul volo. Come mai? Il motivo è che una percentuale consistente di persone rinuncia a partire o non riesce a prendere il volo per un ritardo eccessivo. In questo modo l'aeroplano parte comunque completo e le aziende guadagnano di più. Attenzione, nella maggior parte dei casi i passeggeri non si accorgono di nulla perché la percentuale è minima (9 su 10mila).
Che cosa fare se dovesse capitare l'overbooking?
Prima di tutto il consiglio è quello di essere sempre puntuali. Essere in anticipo ti può garantire l'imbarco, soprattutto nei periodi di alta stagione. Inoltre, se hai un biglietto di prima classe puoi stare tranquillo: difficilmente ti faranno scendere.
Sappi poi che hai dei diritti sanciti dalla Carta dei Diritti del Passeggero dell'Enac e dalle norme in vigore nella Unione Europea. Puoi chiedere un rimborso del disagio (una compensazione pecuniaria che può arrivare fino a 600 euro). La compagnia si deve inoltre impegnare a farti rientrare quanto prima su un altro volo o con un cambio di classe (magari potresti essere accomodato in business se c'è ancora un posto libero). Inoltre, hai diritto ai pasti, a una sistemazione in albergo in caso di pernottamento, ai trasferimenti aeroportuali e anche a due telefonate o messaggi fax per avvisare casa o l'ufficio.
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