Dopo qualche mese di camminate, una mattina ho provato a correre. 25 anni di sedentarietà, sempre detestato correre, anche da bambina, mi ritrovo a infilare qualche passo, velocemente, a imprecare e a fermarmi al terzo minuto.
Piano piano, aggiungendo qualche centinaio di metri a ogni uscita, dopo qualche mese, un giorno di settembre, quei tre minuti sono diventati un’ora. È stato solo allora che mi sono innamorata della corsa, perché solo allora ho capito che è uno sport onesto: tanto dai, tanto ti dà.
C’è chi è più portato, chi in un anno arriva a correrli in 35’ quei 10 km, ma tutti, proprio tutti, senza particolari predisposizioni, possono affrontare un’ora di allenamento.
Impegno e costanza sono gli unici due attrezzi da procurarsi. Quelli sono indispensabili, ma non solo nella corsa.
Io corro sola. Non amo correre in gruppo, non faccio gare. Ma ho sentito subito l’esigenza di condividere emozioni, problemi, fatiche e conquiste che questa pratica sportiva mi regalava ad ogni uscita. E avevo voglia di farlo non con tutti. Volevo parlare di corsa con altre donne e madri.
E così è nato #runningformommies, un gruppo Facebook di mamme appassionate di corsa. L’ho aperto più di tre anni fa, ma gli ho dato gambe (letteralmente J) in questi ultimi due anni. Non è un gruppo sportivo, né competitivo. C’è chi fa semplicemente jogging (vale a dire che corre lentamente per tenersi in forma) e ci sono atlete tesserate.
C’è chi ha bimbi piccoli e ha fatto della corsa una terapia quotidiana di piccola evasione dalla routine.
C’è anche chi cammina soltanto, chi si è infortunata ed è passata al nuoto o alla bicicletta, ma è rimasta con noi. C’è chi fa ellittica ma anche chi corre ultramaratone. C’è chi corre 20 km quasi ogni giorno, chi suda e fatica per racimolare tempo ed energia per farne 3.
Per alcune è diventato uno stile di vita: c’è chi ha perso 40 kg anche grazie alla corsa. Io stessa, grazie alla corsa ho smesso di fumare ormai 6 mesi fa.
Poi c’è chi sta uscendo da cure pesanti. E nel gruppo forse trova anche quel sostegno che le serve non solo a correre. Infine diverse donne incinte, che correvano ma che sono rimaste con noi anche se ora sono momentaneamente ferme. Contano i giorni però!
Siamo ormai più di 1.000, il clima è piacevole e l’intimità che si è creata permette alle mamme di raccontare, attraverso la condivisione delle “performance”, parte di quel che sono, della loro quotidianità.
Da #runninformommies sono nate amicizie, corse condivise, staffette, progetti.
Pochissimi i momenti di “tensione” in due anni e mezzo. Non è poca cosa in un gruppo femminile così numeroso. Forse non è proprio sempre vero che le donne non sanno stare in relazione tra loro. O forse… la corsa ci fa belle!
Posso dire, con un pizzico di orgoglio, che le energie e il tempo che ho dedicato a #runningformommies in questi anni, si sono trasformati in un circolo virtuoso: la corsa è un modo di volersi bene. E solo chi si vuole bene riesce ad abbracciare con pienezza gli altri.
Chi è l’autore?
Sono Silvia, ho una laurea in filosofia e da più di quindici anni lavoro tra editoria, comunicazione e contenuti digitali. Giornalista pubblicista, iperconnessa, credo nella narrazione come terapia. Online con www.mammaimperfetta.it dal 2008, racconto di me, dei miei figli, ascolto storie e, con l’aiuto di 13 specialisti, informo e condivido competenze qualificate su maternità ed educazione. Quando non scrivo, osservo. E, naturalmente, corro.
Condividi