ORTO

Il finocchio

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Un ortaggio che trova le sue radici nell'Antica Grecia e si è guadagnato un posoto d'onore nella nostra tavola.

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Storia

Nome: Foeniculum vulgare dulce
Famiglia: Ombrellifere

Semina: da aprile a settembre
Raccolta: da luglio a novembre

Le origini del finocchio trovano la loro culla nella Grecia e precisamente nella pianura di Maratona dove cresceva in modo spontaneo. Molto apprezzato dal popolo greco, venne introdotto e diffuso anche in tutto il resto dell’Europa continentale.

Caratteristiche generali:

Il finocchio non ha una grande resistenza alle basse temperature, soprattutto ad un livello di coltura più avanzato. Proprio per questo le zone più adatte alla sua coltivazioni sono i litorali e le regioni meridionali. Il terreno adatto è soleggiato, ricco di sostanza organica e di facile sgrondo.

Poco adatti e fruttuosi si dimostrano, invece, i terreni argillosi e ricchi di scheletro. Del finocchio dolce viene utilizzata la grossa guaina a grumolo bianco.

Le varietà

Tra le più conosciute varietà di finocchio dolce ci sono la varietà di Romagna (o anche di Bologna, di Parma e di Firenze), di Sarno, di Napoli, di Sicilia, Romanesco, Latina, Mantovano e Cervino.

Le varietà ibride, invece, sono Nevo, di qualità rotonda e pesante, Carmo, molto adatta alle semine estive e Rudy più indicata per quella primaverile.

La semina

Nella maggior parte delle zone d’Italia la semina del finocchio inizia verso luglio per raccogliere gli ortaggi in autunno. L’unica eccezione vale per le regioni meridionali dove si può iniziare a gennaio per avere il prodotto in estate. La lavorazione del letto di semina deve avere una profondità di 30-40 cm mentre le piante devono avere una distanza di 60 cm tra le file e 20 su ogni singola fila.

Nel momento in cui si sceglie il luogo di coltivazione, bisogna ricordare che il finocchio non favorisce la coltura di fagioli, pomodori, cavolo, rapa. Al contrario è adatta alla crescita con porro, piselli, lattuga, insalata, cetriolo, cicoria e invidia.

Diradamento e rincalzatura

Quando le piantine arrivano ad un’altezza di 10-12 cm, lasciando una piantina ogni 12-20 cm. Successivamente circa due settimane prima della raccolta bisogna fare la rincalzatura. Tutto ciò serve per l’imbiancamento dei piccoli fogliari, ovvero la parte usata poi in cucina.

In che modo? La terra va radunata attorno alla base in modo da creare una piccola montagnola, che proteggerà la pianta dalla luce solare diretta.

Irrigazione e raccolta

Per quanto riguarda l’irrigazione, i finocchi vanno bagnati attentamente per affrontare anche i periodi di eventuale siccità. Il modo migliore è farlo per aspersione ma di frequente, evitando i ristagni d’acqua, che potrebbero provocare malattie come la sclerotinia.

La raccolta inizia con il raggiungimento della dimensione della varietà scelta. Utilizza una vanga per scalzare le piante, che saranno fortemente irradiate nel terreno.

Proprietà e benefici

Le proprietà benefiche del finocchio sono dovute alla radice e ai frutti. Questi ultimi stimolano l’appetito, aiutano la digestione e il blocco della fermentazione intestinale. Inoltre, hanno capacità sedanti per quanto riguarda i dolori addominali, la nausea e il singhiozzo.

Nell’antichità, anche Plinio affermava che il finocchio avesse grandi effetti benefici per la cura degli occhi. Questo ortaggio, infatti, era utilizzato contro i morsi dei serpenti.

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