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Cos'è l'ortosonnia: sintomi e rimedi

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Tutto quello che dobbiamo sapere sull'ortosonnia

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I disturbi del sonno sono purtroppo tanti e riguardano la durata del riposo notturno e anche la sua qualità. Non esistono solo l'insonnia o l'ipersonnia, rispettivamente l'incapacità di dormire o la tendenza a non stare mai svegli. Forse non tutti sanno che esiste anche l'ortosonnia. Scopriamo che cos'è questo disturbo del sonno e quali sono i suoi sintomi, oltre ai rimedi utili per cercare di risolvere la problematica.

Cos'è l'ortosonnia

L'ortosonnia è un termine che indica l'ossessione per il sonno perfetto. Chi ne soffre usa ogni dispositivo possibile e immaginabile per cercare la perfezione nel riposo notturno. Di solito colpisce chi dà troppa importanza a dati che andrebbero presi più ala leggera: non si tratta di un vero e proprio disturbo, ma di abitudini che, se sono ossessivi, possono comunque far male alla nostra salute.

I sintomi

Chi sperimenta l'ortosonnia ha un controllo maniacale sul riposo notturno, utilizzando tutti gli strumenti utili (come gli smartwatch e le app dedicate alla salute) per monitorare costantemente e in modo ossessivo il sonno. Spesso questa preoccupazione estrema provoca ansia, stress, peggiorando la qualità del sonno o prendendo provvedimenti sbagliati perché i dati sono stati letti in modo non consono. Tra gli altri sintomi ricordiamo la stanchezza assoluta, problemi di concentrazione, irritabilità, sensazione di essere sempre pochi riposati. 

Cosa fare

Come comportarsi se si sospettano casi di ortosonnia? Bisogna innanzitutto allentare un po' l'ansia per la lettura dei dati, prendendoli un po' con le pinze. Possiamo parlarne con il nostro medico curante, per capire se effettivamente il nostro sonno è qualitativamente e quantitativamente sufficiente o meno. Possiamo poi migliorare l'igiene del sonno, andando a dormire e svegliandoci sempre alla stessa ora, cercando un modo per rilassarci prima della messa a letto. Utili anche la meditazione o lo yoga per scacciare ansia e stress. Se da soli non riusciamo a evitare questa vera e propria ossessione, meglio rivolgerci a uno psicoterapeuta per iniziare una terapia cognitivo-comportamentale utile a stare meglio.

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