Quando si segue una terapia farmacologica bisogna fare molta attenzione al consumo di alcuni cibi, perché potrebbero alterare l'effetto della medicina. Sono numerosi gli alimenti, considerati parte di una dieta equilibrata, in realtà rischiosi. Questo non vuol dire che dovrebbero essere vietati, ma mangiati con cautela e la consapevolezza di quella che si sta facendo. Nella maggior parte dei casi, è consigliabile lasciare passare da due a quattro ore tra l'assunzione del farmaco e il consumo del cibo o del succo potenzialmente pericoloso.
Banane, verdure a foglia verde, arance: questi alimenti non devono essere assunti in contemporanea agli ACE-inibitori, utilizzati per abbassare la pressione sanguigna o per trattare l'insufficienza cardiaca . Interazioni possono verificarsi anche con alcuni diuretici , prescritti per ridurre la ritenzione idrica e trattare l'ipertensione. Come mai? Contengono molto potassio.
Broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavoli, spinaci: da evitare se stai prendendo anticoagulanti. Gli alimenti che contengono molta vitamina K, come le verdure verdi, possono ridurre la capacità dei medicinali di fluidificare il sangue.
Liquirizia: va evitata se stai seguendo una terapia per l'insufficienza cardiaca, le aritmie o per regolarizzare la pressione, per fluidificare il sangue e in caso di contraccettivi orali. Il problema è il contenuto di acido glicirrizico.
Formaggi, yogurt, latte, integratori di calcio: il calcio contenuto nei latticini può influenzare la capacità del corpo di assorbire completamente l'antibiotico tetraciclina.
Alcol, avocado, banane, cioccolato, salsiccia: da evitare se devi assumere farmaci per trattare le infezioni batteriche, come il metronidazolo e il linezolid. La causa è la tiramina, un derivato dell'amminoacido che può aumentare la pressione sanguigna. L'alcol e il metronidazolo possono causare nausea, crampi allo stomaco e vomito. E comunque l'alcol va sempre evitato con qualsiasi medicinale.
Condividi