Può succedere di avere un po’ di febbre in gravidanza, di prendersi il più comune dei raffreddori o la classica influenza di stagione. Non ti devi allarmare, non devi pensare di non poterti curare, semplicemente prima di assumere dei farmaci, consulta il tuo medico di base o, meglio ancora, il tuo ginecologo di fiducia.
La febbre è un segnale di difesa: c’è un’infezione in corso e il tuo corpo sta schierando il sistema immunitario per combatterla. La temperatura elevata durante i nove mesi deve sempre essere presa seriamente, perché potrebbe indicare la presenza di una comune infezione del tratto urinario, ma anche di rosolia, toxoplasmosi o di una malattia esantematica.
Quando consultare il medico? Quando supera i 37.8° (nessuno ti vieta di farlo anche prima, ma questa è la soglia di sicurezza). Il dottore potrebbe fissarti una visita e prescriverti degli esame del sangue e delle urine, in assenza di sintomi influenzali. Nell’attesa puoi controllare la febbre assumendo del paracetamolo, salvo controindicazioni mediche.
Un’altra cosa importante è stare a riposo, senza stress. Perché questa raccomandazione? Perché la febbre, dal secondo trimestre, può causare contrazioni uterine e accelerare la maturazione della cervice. Infine, bevi molti liquidi: dall’acqua alle tisane, dal brodo a un tè caldo. Scegli tu che cosa preferisci. È un ottimo modo per non disidratarsi, ma anche per contrastare le eventuali infezioni del tratto urinario.
E se non sei ancora in dolce attesa, ricordati di fare la vaccinazione per l’influenza stagionale.
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