L'Italia è un paese ricco di tradizioni culinarie, quelle che rendono ogni regione una vera valigia di profumi e sapori unici, perfettamente riconoscibili ovunque. Se si va in Liguria, oltre al classico piatto di trofie col pesto, vale la pena assaggiare la focaccia genovese, una delizia croccante fuori e morbida dentro, la cui ricetta originale è un segreto che i fornai si tramandano da generazioni.
Tuttavia, se abbiamo intenzione di preparare la focaccia genovese in casa, possiamo seguire le indicazioni della ricetta base, ma anche facendoci ispirare dai trucchi della nonna per farla davvero perfetta. Uno di questi è rappresentato dai tempi tecnici della lievitazione, che avviene in tre diversi momenti.
La prima lievitazione è quella classica, che avviene in un luogo tiepido per circa un'ora e mezza, appena finito di fare l'impasto. Dopo di che la focaccia si stende sulla teglia oliata, facendo in modo che ancora non tocchi i bordi e così va lasciata in lievitazione ancora un'oretta buona.
Passato questo lasso di tempo si può distendere l'impasto, avendo cura che non sia più alto dei canonici due centimetri, che rappresentano appunto l'altezza della vera focaccia genovese, procedendo poi a fare i buchi con i polpastrelli delle mani e lasciando un'altra oretta a lievitare. Ora si può inumidire la superficie con una salamoia leggera e con l'olio di oliva.
Inforniamo la nostra focaccia genovese morbida in forno già caldo a 230° C, la temperatura giusta per rendere la superficie croccante e far lievitare l'interno senza seccarlo. Dopo 15-20 minuti la nostra delizia è pronta e può essere spennellata ulteriormente con l'olio o condita a piacimento con erbe aromatiche.
Non è necessario aggiungere sale, perché la salamoia già la rende sapida, tuttavia possiamo personalizzare la nostra focaccia assecondando i gusti che abbiamo.
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