A quanti gradi si mette la lavatrice? Temperature e cosa guardare

A quanti gradi si mette la lavatrice? È una delle domande che ci poniamo quando arriva il momento di lavare gli indumenti. Non c’è una sola risposta perché dobbiamo considerare il tipo di tessuti, lo sporco, la delicatezza dei capi, il risparmio energetico. Non necessariamente una temperatura più alta è sempre indicata e, anzi, in alcuni casi l’acqua fredda o a basse temperature è preferibile, anche perché alcune fibre possono rovinarsi se sono sollecitate da alte temperature.

A quanti gradi si mette la lavatrice? Cosa guardare

• L’etichetta: è il punto di riferimento imprescindibile per il lavaggio di tutti i capi in quanto ci fornisce informazioni sulla loro cura. Infatti, i simboli dell’etichetta dei vestiti e le istruzioni ti indicano se puoi lavare gli indumenti in lavatrice, a quale temperatura, appunto, come farli asciugare, in che modo stirarli.
• Il risparmio energetico: considera che quella indicata dall’etichetta è la massima temperatura a cui puoi effettuare il lavaggio, quindi puoi valutare anche una temperatura più bassa.
• I detersivi: possono essere attivi già a basse temperature o in acqua fredda, come indicato sulle confezioni.
• Le macchie: attenzione perché alcune macchie come quelle di sangue possono fissarsi con l’acqua calda, quindi è meglio usare l’acqua fredda almeno nella fase in cui i vestiti si smacchiano.

A quanti gradi si mette la lavatrice? Temperature
Ecco un elenco con i gradi. Ovviamente si tratta di indicazioni di massima: consulta sempre l’etichetta.

Le temperature in base ai tessuti

• Cotone, lino: fino a 60-90, ma tieni presente le considerazioni fatte prima, i colori, lo sporco.
• Delicati, lana, seta: acqua fredda o 20-30 gradi;
• Sintetici: 30 gradi (alcune etichette possono riportare fino a 40-60 gradi);
• Bucato misto: 30-40 gradi (in base alla presenza di tessuti delicati).

Le temperature in base ai colori
In generale, puoi lavare i colorati fino a 30-40 gradi, mentre puoi salire fino a 60-90 gradi per quelli chiari o bianchi, ovviamente sempre in base al tessuto e all’intensità dello sporco e se l’etichetta lo consente.