I pesticidi sono pericolosi per l'ambiente e per la salute umana? Sono tante le associazioni in difesa del pianeta che puntano spesso il dito contro sostanze utilizzate in agricoltura che possono arrecare danni anche molto gravi. Quali sono quelli che sono stati banditi, in particolare dall'Unione Europea, per salvaguardare la biodiversità, a partire dalle api, sentinelle della salute della Terra?
Proprio a tal proposito, l'anno scorso la Commissione Europea ha deciso di vietare l’uso dei pesticidi neonicotinoidi, che sono considerati tra i principali responsabili della scomparsa delle api. Lo stop ha riguardato tre principi attivi, in particolare: l’imidacloprid, il clothianidin e il thiamethoxam. La maggior parte dei Paesi europei ha approvato questa messa al bando, mentre Ungheria, Romania, Danimarca e Repubblica Ceca si sono dette contrarie.
Già nel 2013 era entrato in vigore un divieto parziale per le colture di mais, di girasole e di colza: nelle serre e per i cereali invernali questi pesticidi venivano ancora tollerati. Ma l'anno scorso, grazie a un rapporto dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), si è scoperto che tali sostanze sono pericolose per le api. Si tratta dei pesticidi più diffusi al mondo: ridurre o evitare l'uso di tali prodotti potrebbe aiutare a preservare la biodiversità mondiale.
Gli ambientalisti, però, protestano perché altri pesticidi sono ancora esclusi da questo divieto. Il dibattito continua ad andare avanti: l'industria sostiene che il danno arrecato, ad esempio, alle api sia poca cosa di fronte ad altre problematiche che i pesticidi risolvono. Mentre altri esperti sostengono che ancora è stato fatto troppo poco. La soluzione migliore? Come ha detto Dave Goulson, biologo presso l'Università del Sussex (Regno Unito), "mettere al bando alcuni insetticidi potrebbe voler dire usarne altri, che possono avere effetti altrettanto nocivi. La vera soluzione sarebbe un’agricoltura veramente sostenibile, che minimizzi l’uso dei pesticidi".
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